EMERGENZA ROM A GIUGLIANO
Napoli, 13 ottobre 2012 – E’ emergenza a Giugliano dove nei giorni scorsi è stato sgomberato un campo rom abusivo e le persone che vi abitavano, circa 450, sono state dapprima spostate in un terreno a lago Patria e successivamente, a seguito delle proteste dei cittadini della fascia costiera, in un’area a ridosso dell’area industriale. E intanto il Consiglio comunale, all’unanimità, boccia l’ipotesi di nuovi esborsi per risolvere la questione rom anche perché nel Comune già esiste un campo attrezzato per circa 200 persone attrezzato quando è stato demolito il vecchio campo che ospitava alcune migliaia di senza fissa dimora. La vicenda del campo rom di Giugliano nasce da lontano. Poco più di un anno fa, infatti, l’insediamento si trovava ancora nella zona industriale della città. Un primo sgombero, dovuto al fatto che il posto è inquinato da materiali tossici e tutt’ora deve essere bonificato, ne impose il trasferimento. Una parte degli abitanti fu sistemata dal Comune, sempre in zona, in un campo attrezzato con containers, allacci di acqua e luce e servizio navetta per la scuola per una spesa inizialmente prevista in quasi 500 mila euro, di cui 190 a carico della Provincia, alla fine arrivata a 1 milione e 500 mila euro. Le altre 450 persone, invece, si spostarono nei pressi di un noto supermercato occupando abusivamente suoli privati. Di lì le numerose denunce da parte dei proprietari dei terreni. Giovedì scorso, infine, la procura ha ordinato lo sgombero definitivo trovando però impreparati Comune e Provincia che, nonostante vari preavvisi, non hanno organizzato per tempo una sistemazione alternativa. La situazione è quindi allo sbando: il Consiglio comunale che dice di no a ulteriori stanziamenti per tenere i rom sul proprio territorio cittadino, il sindaco Giovanni Pianese che ha da poco presentato le dimissioni per partecipare alle prossime elezioni politiche, 450 persone senza sistemazione e la cittadinanza in fermento che minaccia azioni violente contro i rom. Il nodo da scogliere è passato alla conferenza dei capigruppo che martedì prossimo volerà a Roma per incontrare il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi
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